Tra le professioni new generation è in forte crescita la figura dell'Ingegnere Gestionale. Molto spesso siamo colpiti dalle definizioni che possono ingannare i non addetti ai lavori, rivelandosi di conseguenza poco fedeli nella presentazione del ruolo. Tenteremo quindi di rispondere con chiarezza e sinteticità al quesito più ricorrente: cosa fa prevalentemente  un Ingegnere Gestionale? Analizza l'organizzazione e le strutture aziendali, esamina i sistemi di controllo di gestione, verifica i protocolli e le procedure di controllo qualità, individua i processi che possono essere ottimizzati, progetta nuovi flussi operativi e modelli decisionali, implementa i progetti di innovazione e ristrutturazione aziendale, monitora le attività e i risultati dell'azienda in un'ottica di miglioramento continuo. Studia i rapporti e le interazioni che intercorrono tra le diverse risorse dell'azienda (persone, strumenti, tecnologie, etc.), analizza la struttura organizzativa e la catena decisionale, la gestione delle risorse umane, la divisione di mansioni e carichi di lavoro, la standardizzazione di processi, flussi fisici e informativi, i sistemi di comunicazione interna e reporting, i sistemi di misurazione e incentivazione delle performance, l'adozione di tecnologie innovative.

L'Ingegnere Gestionale esamina tutti questi elementi per verificare che siano orientati verso gli obiettivi di business prestabiliti e coordinati secondo una strategia comune. Ogni elemento viene quindi valutato e se necessario riprogettato (si parla anche di reingegnerizzazione), in un'ottica di miglioramento continuo. Si occupa di budgeting, della definizione e assegnazione degli obiettivi operativi, dell'ottimizzazione dei costi di produzione, del monitoraggio costante degli indicatori di efficienza e redditività e prepara report periodici da presentare al management aziendale. Inoltre nel campo d'analisi di un Ingegnere Gestionale rientra la gestione dei rischi d'impresa (risk assessment e risk management) o la gestione dei processi di trasformazione tecnologica e ristrutturazione aziendale (change management). Una figura professionale determinante quindi, tanto nel pubblico quanto nel privato, un "jolly" che può fare veramente la differenza in positivo nella crescita del contesto lavorativo in cui opera.

 

Alfonso Maria Liguori