Presi di mira pensionati e disabili  con una tecnica tanto collaudata quanto efficace : procaci “signore” adescano a mezzo Facebook  o per strada  le vittime di quella che a prima vista sembrerebbe un’inaspettata ed allettante avventura. Dopo  aver impietosito i soggetti con racconti familiari strappalacrime ( sistematicamente fasulli) riescono ad estorcere somme di denaro per far fronte alla presunta grave emergenza. Il passo successivo consiste nel farsi ospitare a casa dei malcapitati di turno onde stabilire la presenza in loco di preziosi, argenteria , etc… Tali informazioni passano poi ai complici  che procedono a “ripulire” gli ambienti spesso adoperando le stesse chiavi d’ingresso ( evitando così lo scasso) abilmente sottratte alle vittime dalle “muse cattive”. Predilette le aree periferiche della città dove il controllo delle forze dell’ordine è notevolmente penalizzato dalla posizione isolata delle stesse. Qualche raccomandazione agli anziani e ai diversamente abili : diffidare di improvvisi slanci affettivi messi in essere da donne sconosciute, evitare di incontrare persone non note in posti isolati o di riceverle quando si è soli in casa e soprattutto segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine qualsiasi sospetto di tentata truffa senza crearsi inutili e deleteri sensi di “colpa”. Spesso infatti la vergogna di aver cercato in età avanzata piacevole “compagnia” spinge gli anziani a non denunciare vere e proprie aggressioni impedendo così alle istituzioni competenti di assicurare alla giustizia criminali senza scrupoli.

 

Alfonso Maria Liguori

 

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