Quando si parla di violenza di genere ci si imbatte in una problematica delicata e complessa. I dati sono allarmanti, in particolare durante l'emergenza sanitaria i casi di violenza sono triplicati, circa il 70% subisce violenza psicologica, il 60% circa quella fisica. Fondamentale è il ruolo dei Cav (Centri antiviolenza) e delle case rifugio. Cerchiamo di vedere, però, con una lente d'ingrandimento la reale situazione di questi centri in Italia. Uno dei più grossi problemi dei Centri antiviolenza in Italia ha a che fare con i finanziamenti, che sono assolutamente al di sotto del fabbisogno e che vengono erogati con meccanismi molto lenti, con disomogeneità tra le regioni, in modo poco trasparente e decisamente tortuoso. Solo il 10% delle risorse previste per il 2019 è arrivato a destinazione, i finanziamenti sono aumentati, ma non arrivano in tempi utili. Ci si chiede, inoltre, come mai non sia stata attuata una revisione dei criteri minimi per l’accreditamento dei centri antiviolenza definiti nell’Intesa Stato-Regioni del 2014, in quanto pare che i centri antiviolenza stiano diventando, per qualcuno, un business, ma parliamo di realtà che stanno fuori dalla Convenzione di Istanbul.

A gennaio 2020 il GREVIO, Gruppo di esperte sulla violenza contro le donne del Consiglio d’Europa, ha pubblicato il Rapporto sull’Italia, risultato di due anni di monitoraggio sull’applicazione della Convenzione di Istanbul. Alcune raccomandazioni del GREVIO sono relative al sostegno pubblico ai centri antiviolenza e alle case rifugio, tematica che l’emergenza COVID-19 ha messo bene in evidenza. La Convenzione di Istanbul stabilisce, infatti, che ai centri devono essere assicurati finanziamenti stabili e continui, proprio per garantire la loro continuità sul territorio interessato, altrimenti sarebbe un nulla di fatto ed è un "lusso" che non ci possiamo permettere dinanzi ad una così profonda piaga sociale. Siamo ancora lontani dalla Convenzione di Istanbul!

 

Avv. Loredana GargiuloCommissario cittadino della Democrazia Cristiana per la città di Ercolano   

 

 

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