Quando si parla di politica è importante soffermarsi su quelli che sono i ruoli all'interno di un partito, partire quindi dall'ABC nelle sedi territoriali. L'esatta conoscenza e l'esercizio effettivo delle funzioni da parte di chi ricopre ruoli all'interno di un partito ed il rispetto reciproco tra chi ricopre gli stessi è fondamentale, è la condicio sine qua non. Il compito di un partito, a livello territoriale nella specie, è quello di avvicinare la comunità alla politica, porre in essere tutte quelle azioni necessarie per avvicinare i cittadini alla medesima, risvegliare le coscienze e ristabilire quel necessario rapporto di fiducia tra i partiti e la comunità, oggi totalmente in crisi, perché i partiti si sono tramutati in gruppi oligarchici, mi riferisco alla c.d. casta, che persegue interessi particolaristici, familistici e/o clientelari, restando lontani anni luce dal tutelare i diritti dei cittadini, che appaiono sempre più distanti, per niente aderenti alla realtà. Lo stesso Aldo Moro diceva che i partiti devono adeguarsi alle trasformazioni della società, altrimenti non fanno più da collante, perché la gente comincia a non rispecchiarsi più negli stessi e, pertanto, saranno destinati a perdere, perché tagliati fuori dalla realtà che li circonda.
Eppure i partiti dovrebbero essere luogo di formazione della futura classe dirigente, non un centro di interessi particolari, non un refugium peccatorum. La realtà che ci circonda vede spuntare non più partiti, ma "circoli della caccia", con tutto il rispetto per chi la pratica, ma ne abbiamo veramente abbastanza. Se si continua così saremo sempre ben lontani dalla politica, parleremo di altro, ma non di politica e il tutto a discapito degli interessi collettivi, da sempre sacrificati sull'"sull'altare del mercimonio".
