Una buona parte del governo locale continua a presentare un'immagine falsata di Ercolano. Intanto emergenze e disservizi sono diventati ormai endemici. D'altronde cosa ci potevamo aspettare da un'amministrazione comunale che conferisce, in piena emergenza sanitaria legata al virus COVID19, deleghe ad assessori senza che gli stessi abbiano le conoscenze accademiche e professionali per poterle adeguatamente espletare. Per non parlare poi dei consiglieri comunali di cui ricordiamo appena il nome e che speriamo di poter ritrovare tra quattro anni senza dover ricorrere ad investigatori privati. In merito avevamo proposto uno speciale della nota trasmissione televisiva "Quark" sul tema "letargo consiliare ercolanese, cause e finalità". Ridicolo rimbalzare di giornale in giornale, coinvolgere i media a 360°, pubblicizzando visite di ministri e personaggi istituzionali quando non siamo capaci di arginare il mare di guano che ormai investe una città sporca, inefficiente e nuovamente alle prese con l'odioso fenomeno del vandalismo. C'è poi la spinosa questione dei social: qualcuno, per nulla  inesperto, ha ben pensato di sfruttare la difficoltà di risalire all'ID di pagine Fecebook  per gettare fango su chiunque, ridicolizzando nel contempo  il paese. Molti forse non sanno che Facebook ha dei criteri di valutazione, sotto il profilo della diffamazione, diversi da quelli nostrani: per cui anche querele ed esposti rischiano di essere archiviati inesorabilmente. Solo in pochi casi, minacce alla persona, etc. si interviene d'ufficio tramite la Polizia Postale che riesce a risalire all'identità dei responsabili.

Insomma un sistema ben architettato per dare fastidio senza muovere un dito per la causa. Fortunatamente il "paese è del paesano", motto che annulla di fatto il potere offensivo dei cosiddetti "leoni da tastiera". Sarebbe bello incontrarli live, tanto ci si conosce tutti, confrontandosi civilmente...se solo avessero gli attributi per farlo. Invece si preferisce usare servi sciocchi sguinzagliati alla prima avvisaglia di defezione nei confronti degli "intoccabili" nostrani. Intanto il tempo passa, i gettoni di presenza vengono regolarmente elargiti così come i compensi agli assessori: senza generalizzare ci chiediamo se siano meritati  dato l'impegno quanto meno discutibile di alcuni individui. Quanto alla possibilità che, con questo andazzo, la situazione muti in occasione delle prossime amministrative locali dipenderà dall'intelligenza e dall'amore per i luoghi degli stessi ercolanesi. Se ci si continuerà a vendere per un piatto di lenticchie o magari per una promessa di occupazione, quasi sempre da "marinaio", non cambierà nulla, anzi peggioreremo esponenzialmente. Attenti amici a chi vi promette il paradiso in terra, magari non avendo una chiara collocazione lavorativa lui per primo. Ercolano necessita di un atto d'amore e di impegno costante da parte di ognuno di noi: meno favole e più fatti nell'interesse della collettività.

 

Vincenza Liberti