Poche considerazioni su una triste vicenda di cui tutti abbiamo ormai sentito parlare con tanto di supporto video offerto da "Striscia la notizia". La signora, dipendente del comune, nel suo privato può fare ciò che vuole e non deve interessare a nessuno! La sua unica colpa è di aver commesso il fatto sul posto di lavoro e va sottoposta a procedimento disciplinare lei ed altri dipendenti, qualora fosse accertato il loro coinvolgimento. Quanto ad eventuali condotte penalmente rilevanti a carico della signora, la parola agli organi inquirenti. Per il resto sarebbe meglio tacere, ho le scatole piene del finto moralismo, del perbenismo spicciolo di certa gente, soprattutto di quella che dovrebbe chiudere ermeticamente la bocca, lo so riesce difficile per una serie variegata di motivi e mi taccio. La cosa più disgustosa e sconcertante non è il video della signora, che mi sono pure rifiutata di vedere tutto, ma il contorno grigio, becero e squallido. Molti erano a conoscenza di certe condotte pluriennali della signora, ormai agli sgoccioli per andare in pensione, vero? In quanti erano già a conoscenza di questi video, viste pure le "palpeggiatine"? Perché allora metterla alla gogna mediatica, quando si sarebbe potuto avviare un procedimento disciplinare e penale, così come stabilito dalla legge? Forse si dovevano accendere i riflettori su qualcosa di "scottante" sul cimitero e si è preferito spostarli sulla dipendente? Chiedo! Senza tralasciare che l'amministrazione è responsabile per non aver osservato le direttive in materia che pongono in capo alla stessa determinati ONERI in termini di prevenzione, vigilanza e controllo, quindi l'amministrazione deve RISPONDERE delle sue omissioni. Qualcuno oggi si dovrebbe vergognare per aver messo alla gogna mediatica questa donna, con figli e nipoti a casa. Deve pagare secondo legge, ma la gogna no! Vergognatevi! Si attui un dignitoso silenzio istituzionale in attesa che gli inquirenti facciano piena luce su una  questione che deve coinvolgere tutti i responsabili, senza esclusione alcuna.

 

Avv. Loredana Gargiulo