Il 13 dicembre scorso sono stati inaugurati i lavori per la riapertura di Via Semmola, chiusa al traffico da quasi undici anni. Dopo così tanti anni finalmente si vede uno spiraglio di luce per una strada storica, una strada che collega la parte bassa alla parte alta della città di Ercolano. Ero presente all'inaugurazione in rappresentanza del Comitato Cittadino, presenza doverosa nel rispetto delle battaglie portate avanti senza sosta e nonostante l'abisso che mi separa dall'attuale amministrazione, abisso creato dalle profonde divergenze ideologiche sulla gestione della res publica. Il Comitato cittadino non ha mai spento i riflettori nel corso di questi undici anni, ha sempre evidenziato, senza mai fermarsi, i disagi creati dalla chiusura della strada, oltre allo scempio paesaggistico-ambientale davvero inconcepibile ed inaccettabile. In qualità di legale del comitato in questi undici anni non sono mai stata ferma tra istanze, esposti e denunce, non ho mai smesso di richiamare l'attenzione dei mass-media: copiosi gli articoli sui quotidiani e diversi i servizi sui tg locali e regionali. Non ci siamo mai arresi, perché da subito abbiamo ben compreso che se fosse calato il silenzio, Via Semmola sarebbe caduta nell'oblio, nel dimenticatoio della pubblica amministrazione. Nel 2015, dopo tante proteste, siamo riusciti ad ottenere l'apertura del passaggio pedonale, almeno siamo riusciti a far sì che i pedoni potessero transitare. Nel 2017 ho provveduto, su richiesta dell'amministrazione, alla stesura di un parere legale sulla questione, sempre mossa da un unico scopo, quello di essere utile alla causa, al bene comune, in collaborazione con i due legali incaricati dall' amministrazione. Al parere legale sarebbe dovuta seguire un'azione giudiziaria da parte dell'ente, mai intentata ad onor del vero, ma ignoro il perché, non mi è stato mai spiegato.

Finalmente l'anno scorso il Ministero comunicava all'amministrazione che erano stati stanziati dei fondi per la riapertura di Via Semmola e che pertanto avrebbe presentato un progetto attraverso la nuova società concessionaria. Attualmente la pendenza della strada è intorno al 14%, mi è stato riferito che con l'odierna progettazione la medesima dovrebbe aggirarsi intorno al 13%, comunque siamo fuori dal limite massimo imposto dalla normativa vigente che corrisponde al 7-10% aumentabile fino all'11% e solo in determinati casi. Il progetto messo in esecuzione nel 2013 risale ad una variante del 2003, passata "inosservata" poi nella conferenza di servizi del 2005? Le distrazioni fatali? L'attuale amministrazione non ha responsabilità in merito al progetto originario, si è ritrovata la strada già interrotta, ma non ha fatto un granché, dal 2015 ad oggi, si è soltanto svegliato dal letargo il ministero, costantemente attenzionato dai cittadini. Ora non ci resta che vigilare sull'esecuzione dei lavori, sperando solo che a qualche cittadino non vengano "mal di pancia" per tutelare la sua "oasi felice". Ad ogni modo resto profondamente convinta che Via Semmola resterà il simbolo della negligenza, della superficialità e dell'incompetenza della pubblica amministrazione: lottare per la sua riapertura ha dimostrato senso civico, riaprire la strada significa restituire dignità ai cittadini.

 

Avv. Loredana Gargiulo