Una persona splendida, una donna che valorizza il modello mediterraneo con tratti arabeggianti e forme sinuose tipiche delle bellezze senza età. Soprattutto una persona per bene, una professionista in grado di stringere la mano ai "potenti" senza esaltarsi e muoversi tra la massa senza ridimensionarsi in stereotipi volgari e datati. Ci si perde nello sguardo di persone così, cercando di imparare dalle loro azioni, gesti, rapiti dalla capacità per loro innata di trasmettere emozioni mai svendute a "buon mercato". Un grande personaggio del teatro contemporaneo scrisse:" Non c'è arte senza sofferenza". Sofferenza intesa come capacità di relazionarsi con la vita percependola e rappresentandola per quella che è e non per quello che vorremmo fosse. Una lucida rappresentazione della realtà che non lascia spazio a fraintendimenti di sorta né imbocca scorciatoie di comodo. Freddie Mercury cantava " The show must go on" incarnando lo spirito che dovrebbe sempre animare chi di professione regala emozioni al pubblico, rapendolo e trasportandolo in una dimensione che ogni spettatore sente incredibilmente propria. Vania Fereshetian è così: in veste di coach, artista, docente, donna, Vania raggiunge il cuore di chi interseca il suo cammino mai prostrandosi a logiche contorte figlie di un'infelice processo di globalizzazione. Ecco, sono queste le qualità che rendono unica una signora della scena e della vita a cui guardare con grande rispetto e ammirazione. Perfino sui social Vania Fereshetian è sempre brillante, coinvolgente, solare, mai sopra le righe o commercialmente ripetitiva. D'altronde una persona che vanta un curriculum come il suo non può che avere un "passo diverso", essere un metro avanti a tante altre in ogni manifestazione della sua esistenza. 

Sin da piccola è abituata ad un clima artistico infatti la nonna era la prima attrice soprano di Viviani. La madre è stata la controfigura della grande Anna Magnani. In casa Fereshetian quindi si respira aria di teatro e cinema a tutto tondo. Inizia da ragazzina a fare le prime recite scolastiche, finisce poi in RAI lavorando  con volti noti come: Paolo Bonolis, Claudio Lippi, recitando poi con Domenico Modugno, Giuliana de Sio, Angela Luce e  Regina Bianchi, ed è proprio Regina Bianchi che la inserisce nel mondo del teatro, dove oltre a studiare comincia anche a lavorare come attrice. Dirige diverse compagnie teatrali portandole in scena nei vari teatri di Napoli con commedie di diverso genere inedite e non , musical e spettacoli musicali. Partecipa attraverso bandi comunale a feste di piazza ed eventi vari occupandosi dell'organizzazione e la direzione artistica degli artisti. Collabora con varie associazioni per la realizzazione di cortometraggi per il Giffoni film festival e non solo. Per alcuni anni gestisce a Pozzuoli 'A Puteca 'e ll' Arte. Sceneggiatrice e  regista di cortometraggi di produzione propria pone la sua attenzione sviluppando tematiche sociali a difesa dei più deboli. Scrive racconti, "Anima"esce sulla rivista di "Lulù che fa storie" una rivista tutta al femminile. Redattrice sul giornale on-line "Napoli Village" e Napoli Net (cartaceo). Ora impegnata su alcuni nuovi racconti e nuovi cortometraggi. Nel Gennaio 2023 esce il  cortometraggio ."Oltre lo sguardo"  Un lavoro di produzione della "Preludio film"  regia di Vania Fereshetian, sceneggiatura di Lina Marino e Vania Fereshetian. Sempre nello scorso gennaio con "Preferisco abbracciarti"   regia e sceneggiatura di Vania Fereshetian, viene concluso l'anno accademico dei ragazzi dell'Associazione  " Il sole a mezzanotte" dove la regista tiene un corso di CineTeatro.

Il corto tocca la tematica sociale più  frequente negli adolescenti  " l'uso improprio dei telefonini". Attualmente  insegnante di recitazione e sceneggiatura cinematografica e teatrale. Vince il premio " L'eccellenza Napoletana" conferitole per il suo impegno a valorizzare l'arte e la cultura della nostra città. Insieme a Gianluca Tugnalone cura "G&V Production". Avanti così Vania, voli alta nel firmamento dello spettacolo lasciando chi non ama la vera arte ed i sani valori legati alla stessa "all'ombra delle sue ali".

 

Alfonso Maria Liguori

 

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