In tempi cupi come quelli in cui viviamo dove la politica esprime sempre più spesso il peggio di sé infangata da collusioni e corruzioni ad ogni livello lusinga l'idea che ci siano giovani pronti a scendere in campo in difesa della legalità e del vivere civile. E' questo il caso ad Ercolano di un giovane esponente dei 5 Stelle, Angelo Fiorito, profondamente legato alla propria realtà d'origine ed ai principi morali che dovrebbero sempre animare politici ed amministratori di questa Repubblica. " Il Movimento 5 Stelle di Ercolano si impegna - ha dichiarato Angelo Fiorito - costantemente sul territorio per difendere la nostra amata terra, che ci ha visto crescere e che rappresenta la nostra identità. Carissimi giovani concittadini, è fondamentale che voi, come me, crediate nei vostri sogni e li coltiviate qui, nella nostra Ercolano. Non scappate, ma rimanete e lottate con coraggio, perché è possibile trasformare questa città ricca di storia, cultura e opportunità che vanno valorizzate con impegno e determinazione. Noi giovani siamo il futuro di Ercolano, siamo la generazione che porterà avanti la nostra comunità. Dobbiamo lavorare insieme per elevare la nostra città e farla brillare come merita. Uniti possiamo davvero cambiare le cose. Sognate in grande e agite in concreto, il futuro di Ercolano è nelle nostre mani".

 (Nella foto Angelo Fiorito)

Nobile fine quello del giovane ma temprato Fiorito a cui siamo onorati di dare voce nella storica e ferrea convinzione che sia dovere dell'informazione dare spazio alle persone comuni, non solo a chi, a vario titolo, già "ha ed è". Chi scrive conosce bene le miserabili dinamiche che spesso hanno scandito i ritmi della sub politica ercolanese, dove se non si è asserviti al potente di turno si è attaccati anche sui social attraverso pagine anonime studiate ad arte da leoni della tastiera pronti a tutto pur di racimolare le briciole cadute dalla tavola dei potenti. Ecco esempi come quello di Angelo Fiorito lasciano ben sperare per l'avvenire: calunnie, diffamazioni, inciuci di palazzo e accordi sottobanco sono costati alla città un prezzo altissimo. Ercolano è penalizzata da mille disfunzioni eppure da anni qualche politico "di famiglia" si ostina a presentarla come nuova Zurigo rincorrendo più volte, senza successo, addirittura il titolo di Capitale Italiana della Cultura. Verrebbe quasi da ridere conoscendo bene la quotidianità e il background del paese di cui si parla. Sarebbe tempo che gli ercolanesi si destassero da un sonno che è durato veramente troppo. In merito restiamo fortemente scettici consci del modo di fare politica in certe realtà che certamente non si basa sul "voto d'opinione". 

 

Alfonso Maria Liguori

 

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