Napoli asfissiata da un traffico caotico in ogni zona della città: da decenni ormai, complice la presenza di cantieri dalla durata dei lavori biblica, fatiscenza del manto stradale e anarchia comportamentale da parte degli automobilisti, i cittadini continuano a restare intrappolati per ore in auto aumentando notevolmente lo stress quotidiano. Spostarsi a Napoli è un'avventura: difficile programmare orari o percorsi strategici su un territorio dove è vero tutto e il contrario di tutto. Nel senso: laddove ci si aspetterebbero interminabili file si circola con incredibile facilità restando invece imbottigliati nel traffico lungo percorsi sulla carta deserti. Ci sono poi gli avvenimenti straordinari, gli eventi e le manifestazioni pubbliche, sistematicamente organizzati, sul lato della viabilità, da Gatto Silvestro. Per non parlare della scioltezza con la quale, complice la sosta delle auto in fila, rapinatori e scippatori portano a termine colpi nella stragrande maggioranza dei casi nemmeno denunciati alle autorità da cittadini rassegnati. Fiducia nel pubblico vicina allo zero per la capitale del Mediterraneo: per un sorpasso o magari per chiedere di diritto la precedenza ci si può imbattere in un farabutto, sovente sotto l'effetto di stupefacenti, ed essere insultati, minacciati, malmenati magari con tanto di pistola in pugno. Non bisogna andare lontano per capire se quanto affermiamo corrisponda al vero: basta leggere uno dei tanti giornali on line per realizzare la portata di un fenomeno ormai endemico.

I Vigili Urbani presidiano solo certi quartieri, in determinate fasce orari e con precise consegne. Soprattutto all'imbrunire zona industriale, centro storico, piazza Garibaldi diventano territorio di nessuno, oasi felice per balordi e furfanti di ogni risma. Senza contare l'aspetto igienico sanitario con extracomunitari irregolari che trasformano vasti perimetri in wc a cielo aperto. Dulcis in fundo i lavori di ristrutturazione delle gallerie: una tragedia! Manco si trattasse di restaurare la Cappella Sistina o Palazzo Reale gli interventi iniziano per poi perdersi nella notte dei tempi... I napoletani? Perennemente in coda con temperature, in questo periodo, intorno ai 40°. Chi scrive assiste da quasi 40anni a lavori di bonifica delle vie d'accesso alla città, con particolare riferimento al  tratto che da San Giovanni a Teduccio conduce al centro. Di fatto una groviera eterna, verrebbe quasi da affezionarsi alle buche che caratterizzano il tragitto. I politici? In periodo elettorale gridano : " Ce la vediamo noi, state tranquilli, votateci e trasformeremo Napoli in una nuova Zurigo". Una volta saliti alle glorie del Consiglio Comunale di Napoli, della Giunta o magari della Regione i buoni propositi svaniscono e con essi la presenza in loco dei presunti salvatori della patria. Solito copione, che si ripete con deprimente puntualità ad ogni occasione. Perifrasando i versi del Sommo Poeta potremmo affermare:" Ahi serva Napoli di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello".

 

Alfonso Maria Liguori

 

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