Microcriminalità in aumento nella zona orientale di Napoli: scippi e rapine spesso non denunciate per omertà. Secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi ad essere presi di mira sarebbero per lo più giovanissimi e anziani che non si rivolgerebbero alle autorità per timore di ritorsioni. Cellulari, soldi, piccoli monili d'oro, scooter, auto strappati alla vittima spesso con inaudita ferocia e a qualsiasi ora del giorno. Le armi utilizzate sarebbero coltelli e repliche a salve di pistole semi automatiche. Tuttavia alcune fonti vicine ad ambienti criminali parlerebbero di armi da fuoco vere e perfettamente funzionanti nell'immediato utilizzo di adolescenti legati a noti clan della zona. Complice l'assenza per detenzione di parenti e affiliati i rampolli del crimine avrebbero facile accesso alla "santa barbara" del sistema: un dato allarmante che non lascerebbe presagire nulla di buono per l'immediato futuro. Non vorremmo  trovarci a narrare, come accaduto in passato, tragedie annunciate in contesti sociali dove lo Stato fatica vistosamente ad imporsi continuamente osteggiato da bande di criminali ben organizzate e ramificate in ogni strato della società. Il  rumore provocato dalla microcriminalità non piacerebbe però alle grosse organizzazioni malavitose operanti nella zona orientale di Napoli.

 (Nella foto il defunto boss Vincenzo Mazzarello, alias "o' pazz")

Il pericolo è che esasperate le persone finiscano con il chiedere ufficialmente una massiccia presenza delle forze dell'ordine blindando San Giovanni a Teduccio e le aree limitrofe. Dedali di vicoli, complessi di case popolari simili ad alveari impenetrabili  facilitano i raid dei giovani balordi che Radio Mala descriverebbero poco inclini al rispetto della gerarchia camorristica. Ribellarsi alle regole del "sistema" vuol dire due cose: una morire ammazzati, l'altra iniziare una guerra spietata strada per strada, rione per rione, nel tentativo di destabilizzare equilibri malavitosi dalle origini arcaiche. Altro fenomeno da non sottovalutare sarebbe quello dei "girati", ovvero dei pentiti che potrebbero minare all'interno lo strapotere dei Mazzarella, famiglia storicamente egemone, sotto il profilo malavitoso, nella zona orientale di Napoli. Insomma una polveriera pronta ad esplodere a ridosso del porto di Napoli. Gli 007 delle forze dell'ordine starebbero tentando di ricostruire alleanze sottobanco, identificare personaggi emergenti e decifrare logiche camorristiche tra ragazzi poco più che bambini ma dall'indole criminale spaventosa. Della serie: i tamburi della camorra suonano sinistri  melodie di guerra nella zona orientale di Napoli.

 

Alfonso Maria Liguori

 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.

Ok